Augurio di giorni migliori

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DeletedUser17676

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Augurio di giorni migliori

Dolce e soave pareva,
primavera di mille ricordi.
Or sola, sperduta, cantava:
d'amor cercando gli accordi.

Sorriso svanito nel vento,
perduto il coraggio nel cuore?
Che ardore sollevi il suo mento,
Le porgo un omaggio d'amore.

Possan queste mie rime
addolcire un trono di spine.



La chiave di lettura sta nel titolo, comunque vi spiego la poesia con una breve analisi, per semplificare:

Prima quartina:
I primi due versi parlano della gioventù della principessa, "della sua primavera", accanto ai perduti genitori e di come sia piena di ricordi con loro. Poi c'è subito un passaggio netto al presente, alla realtà, segnalato da un punto fermo che serve a disorientare, per far arrivare alla stessa sensazione di sentirsi fuori posto che si ha quando si perde qualcuno, si rimane soli e ci si ritrova a cercare di colmare il vuoto; qui viene fatto uso quindi di una figura retorica che vede la principessa cercare di colmare il vuoto dei genitori, rappresentandola come una cantante che cerca gli accordi di una canzone, "d'amor" perchè cerca di colmare il vuoto dell'amore dei genitori cercando marito, quindi cercando l'amore.(Non essendo l'amore una canzone e, sottointendendo che non ha accordi, lo scrittore sottolinea velatamente che nessun amore potrà sostituire l'amore dei propri genitori e che quindi è una ricerca vana).

Seconda quartina:
La seconda strofa è abbastanza semplice e diretta, nel primo verso si immagina nuovamente la principessa persa in sè stessa, l'utilizzo continuo di parole del campo semantico della perdita: sperduto/perduto/svanito serve a richiamare appunto la perdita dei genitori, e si chiede quindi lo scrittore(io o il mio personaggio, dipende come vogliamo vederla) nel secondo verso se la scelta di prendere marito non denunci una perdita della forza di volontà che l'aveva spinta a rifiutare tanti pretendenti da ragazza. Nel terzo verso c'è un'esortazione a non cambiare a causa della morte dei suoi genitori e ad "alzare il suo mento", ovvero a tornare/restare la ragazza ardita che era. Nell'ultimo verso della quartina c'è un riferimento alla poesia stessa, che si svela come un omaggio dell'amore dello scrittore per la principessa, quindi è qui che la poesia si trasforma da un'elegia per la morte dei regnanti ad una promessa d'amore.

Ultimo distico:
In realtà sono questi 2 versi il fulcro della poesia, perchè contengono la realizzazione della poesia stessa in poesia d'amore, qui lo scrittore si augura infatti che la poesia che ha scritto possa "addolcire un trono di spine" ovvero rendere più dolce quel trono ereditato al prezzo della morte dei genitori della principessa. In realtà è chiaro che in parallelo all'augurio vano che le parole possano consolare la principessa, lo scrittore stesso si augura di poterla consolare come suo compagno su quel trono, condividendo il suo dolore, ovvero sposandola per starle accanto durante tutto il trono per poterlo addolcire di volta in volta quando le spine, ovvero il dolore per la macanza dei genitori, si faranno sentire.
 
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