[La Leggenda Stregata].
La leggenda si perde nella notte dei tempi,la si tramanda da padre in figlio.Tutt’ora la raccontano .Si narra’ che in una sera di freddo gelo,una coppia di stranieri giunse nel nostro villaggio Alla taverna chiesero all’oste dove potessero alloggiare,l’oste li fece accomodare tra gli sguardi sbigottiti dei villici.Offri loro un pasto caldo e del vino di mele,chiedendo loro come mai fossero giunti nel villaggio,a piedi.Lo guardarono con i loro occhi freddi e azzurro intenso ma non diedero risposta.
L’oste disse che l’unico luogo dove potessero trovare alloggio era la casa del governatore,che era situata al lato opposto della strada ,di fronte alla taverna. Chiesero il conto ma l’oste disse loro che era tutto gratis ,per il solo fatto che erano viandanti .Uno dei due disse < ci hai dato il dolcetto non avrai nessun scherzetto >e andarono via.
Bussarono alla porta del governante e chiesero di parlare con lui. Fattoli entrare, il servo li fece accomodare nell’immenso salone e li sopraggiunse il Governatore.,Li salutò chiedendo loro,in modo brusco e spazientito ,cosa volessero;gli risposero <ospitalità>.Il governatore si arrabbio ancora di più e disse che se non fossero andati via subito li avrebbe chiusi nelle segrete .I due viandanti si alzarono e gli dissero:sarai il primo al quale faremo uno scherzetto ,perché non ci hai dato un dolcetto.Alla taverna giunsero grida di paura strazianti,gli avventori uscirono in strada e videro i viandanti uscire dalla casa del governatore,ma non camminavano bensi’
volavano ad una altezza di 1metro,la faccia illuminata in un ghigno diabolico e guardarono i villici dicendo loro:il vostro governatore regnerà per l’eternità,ma lo vedrete all’inizio di ogni mese di Novembre,lui farà a voi quello che gli è stato fatto e scomparvero nella notte fredda e gelida.nessuno dei villici ebbe il coraggio di andare a casa del governatore.
Nella notte del 1e2 di Novembre ,quando i villici onoravano i loro morti comparve il governatore che bussò ad ogni porta del paese dicendo o mi dai un dolcetto o ti faccio uno scherzetto.Pochi esaudirono la richiesta del dolcetto,tanti rifiutarono ed altri non aprirono.Per il villaggio fu’ una notte tremenda, ai lamenti e pianti per onorare i morti ,si aggiunsero urla di terrore e rumori di passi frettolosi ma striscianti.Al mattino molte case del villaggio avevano la porta aperta e davanti all’uscio c’erano i corpi senza vita degli abitanti con vicino le teste ghignante dei viandanti.Da quel giorno alla stessa ora e sempre agli stessi giorni le persone che scomparvero quella fatidica notte,in forma di fantasmi girano ed ululano di casa in casa chiedendo a tutti <scherzetto o dolcetto> La lezione servi agli abitanti che in quel periodo specifico avevano sempre a portati di mano un dolcetto da regalare agli erranti fantasmi.