Lo Hobbit: un viaggio inaspettato

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è uscito The Hobbit: An Unexpected Journey in quanti andranno a vederlo o lo hanno già visto ?

Paese di produzione: Nuova Zelanda, USA, Regno Unito
Anno 2012
Durata: 169 minuti
Genere : fantasy, avventura, azione, epico
Regia: Peter Jackson
Soggetto: J. R. R. Tolkien
Sceneggiatura: Peter Jackson, Fran Walsh, Guillermo del Toro, Philippa Boyens

Con una produzione così il film non può essere che ECCEZIUNALE, voi cosa ne pensate ?
 

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Io ci vado domani con un amico (e ci tornerò sabato con la mia ragazza), poi ti farò sapere cosa ne penso.. Mi aspetto di godere come un maialino eheheheh
 

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Confermo, ho goduto e sono strafomentato ahahahah PS: è troppo simile a come lo immaginavo *__*
 

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** EDIT by TT **
 
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Sat, credimi, al cinema in 3D è tutta un altra musica :thumbsup:
 

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Io vado oggi stesso a vederlo e prevedo il meglio *__*
 

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Sat, credimi, al cinema in 3D è tutta un altra musica :thumbsup:

e ci credo
ci andrei anche al cinema a vederlo... ma vivendo in Brasile ** EDIT by TT ** , visto che qui i doppiatori dei Film fanno pietá :p e il portoghese non é molto orecchiabile come lingua da ascoltare :razz:
 
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Se uno non ha letto il libro, il film può anche sembrare eccezionale.
Se uno il libro lo ha letto, invece, non sa se strapparsi i capelli, mettersi a ridere istericamente o piangere a dirotto.
Troppe le cose che non vanno, troppe le idiozie che sono state fatte, a cominciare dal cambiare il carattere di Thorin tanto da farlo assomigliare ad un novello Aragorn - benchè l'estetica si rifaccia più a quella di un Klingon privo di bath'let - quando Thorin, di eroico, non ha niente per praticamente tutto il libro, essendo anzi un vecchio egoista, bizzoso e avaro.
Per non parlare poi di quello che avrebbe dovuto essere Radagast. E dico avrebbe dovuto, perchè non so neanche da dove cominciare a descriverlo in modo che uno possa anche solo ventilare l'ipotesi che quello sia, in effetti, un Maiar al pari di Gandalf e di Saruman.

Unica cosa che non ha deluso - vuoi per gli attori, vuoi perchè Tolkien non l'ha mai descritto veramente - è il Bianco Consiglio. Odio Galadriel con tutte le mie forze, ma Cate Blanchett è riuscita di nuovo a renderla in modo eccezionalmente superbo. Stessa cosa vale per Hugo Weaving, il cui Elrond è sempre maestoso, Ian McKellen con il suo Gandalf il Grigio che sembra uscito dal libro e, naturalmente, Christopher Lee: nonostante l'età e l'impossibilità di muoversi dall'Inghilterra per recarsi sul set del film - e grazie all'utilizzo green screen - si è dimostrato essere, ancora una volta, quel grandissimo attore che è e di cui sentirò moltissimo la mancanza quando, purtroppo, non ci sarà più.

Del doppiaggio italiano non dico niente, perchè l'ho visto in inglese indi per cui non potrei giudicarlo.
Alcuni amici che l'hanno visto, però, mi dicono che Proietti ha fatto un lavoro eccezionale nel doppiare McKellen, evitando così di far rimpiangere l'assenza di Gianni Musi.

Nel complesso, quindi, se vi è piaciuto sono contenta per voi, e lo dico sinceramente. Io vorrei chiedere un rimborso dei soldi spesi per il biglietto, e spero vivamente che Tolkien non si stia rivoltando nella tomba al vedere cosa hanno fatto del suo libro. Perchè se è vero che lui stesso ha detto che la Terra di Mezzo non gli apparteneva più e che chiunque poteva farci quello che voleva - con buona pace della Tolkien Society che voleva metter sotto copyright le parole "The Shire" - è altrettanto vero che trasporre un libro in versione cinematografica non significa prenderlo e rigirarlo come si vuole. Se proprio, inventati un altro titolo, cambia i nomi dei luoghi e dei personaggi e giocaci come più ti piace. Ma rovinare così un libro - indipendentemente dal libro in questione - è un insulto all'autore.
 
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Complimenti per la recensione Clay, la stessa cosa hanno fatto con la saga di Harry Potter, però li già è una cosa diversa ......
 

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Se uno non ha letto il libro, il film può anche sembrare eccezionale.
Se uno il libro lo ha letto, invece, non sa se strapparsi i capelli, mettersi a ridere istericamente o piangere a dirotto.
Troppe le cose che non vanno, troppe le idiozie che sono state fatte, a cominciare dal cambiare il carattere di Thorin tanto da farlo assomigliare ad un novello Aragorn - benchè l'estetica si rifaccia più a quella di un Klingon privo di bath'let - quando Thorin, di eroico, non ha niente per praticamente tutto il libro, essendo anzi un vecchio egoista, bizzoso e avaro.
Per non parlare poi di quello che avrebbe dovuto essere Radagast. E dico avrebbe dovuto, perchè non so neanche da dove cominciare a descriverlo in modo che uno possa anche solo ventilare l'ipotesi che quello sia, in effetti, un Maiar al pari di Gandalf e di Saruman.

Unica cosa che non ha deluso - vuoi per gli attori, vuoi perchè Tolkien non l'ha mai descritto veramente - è il Bianco Consiglio. Odio Galadriel con tutte le mie forze, ma Cate Blanchett è riuscita di nuovo a renderla in modo eccezionalmente superbo. Stessa cosa vale per Hugo Weaving, il cui Elrond è sempre maestoso, Ian McKellen con il suo Gandalf il Grigio che sembra uscito dal libro e, naturalmente, Christopher Lee: nonostante l'età e l'impossibilità di muoversi dall'Inghilterra per recarsi sul set del film - e grazie all'utilizzo green screen - si è dimostrato essere, ancora una volta, quel grandissimo attore che è e di cui sentirò moltissimo la mancanza quando, purtroppo, non ci sarà più.

Del doppiaggio italiano non dico niente, perchè l'ho visto in inglese indi per cui non potrei giudicarlo.
Alcuni amici che l'hanno visto, però, mi dicono che Proietti ha fatto un lavoro eccezionale nel doppiare McKellen, evitando così di far rimpiangere l'assenza di Gianni Musi.

Nel complesso, quindi, se vi è piaciuto sono contenta per voi, e lo dico sinceramente. Io vorrei chiedere un rimborso dei soldi spesi per il biglietto, e spero vivamente che Tolkien non si stia rivoltando nella tomba al vedere cosa hanno fatto del suo libro. Perchè se è vero che lui stesso ha detto che la Terra di Mezzo non gli apparteneva più e che chiunque poteva farci quello che voleva - con buona pace della Tolkien Society che voleva metter sotto copyright le parole "The Shire" - è altrettanto vero che trasporre un libro in versione cinematografica non significa prenderlo e rigirarlo come si vuole. Se proprio, inventati un altro titolo, cambia i nomi dei luoghi e dei personaggi e giocaci come più ti piace. Ma rovinare così un libro - indipendentemente dal libro in questione - è un insulto all'autore.

Devo dire la mia a questo punto, visto che il libro l'ho letto, e posso assicurarti che gran parte delle scene rappresentate nel film erano proprio come io le avevo immaginate nella mia testolina. L'ho visto in Italiano e confermo che la voce di Gigi è stata a dir poco eccezionale. Mi viene comunque da chiedere dove tu abbia visto l'eroicità di Thorin.. In effetti ho visto solamente un nano che viene salvato da Bilbo! Vedo ben poco di eroico in lui ed è ovvio che è la sua avidità a portarlo a rivolere il tesoro che il drago custodisce e che gli aveva portato via! Non hai citato l'eccezionale interpretazione di Billy Barty (BILBO) che unisce genio e follia, paura e orgoglio, coraggio.. Tutto questo col solo muovere delle sue espressioni facciali! Sinceramente ho trovato il film molto ben riuscito e non sono l'unico visto che io ed i miei amici abbiamo letto e riletto il libro per poi guardare il film e giudicarlo favoloso!
Chiudo prima di litigare! :p Buon Natale :)
 

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Come dicevano i Romani "de gustibus...".
Ripeto, se ti è piaciuto, sono contenta per te. Io l'ho trovato quanto di meno "rispettoso", e le virgolette sono d'obbligo, nei confronti del libro potessero fare. Tanto c'hanno preso con il Signore degli Anelli, tanto hanno cannato in pieno con lo Hobbit.
Se poi tu leggendo, ad esempio, le descrizioni dei Nani che fa Tolkien non sei rimasto allibito, letteralmente, al vedere come sono stati resi nella versione cinematografica... beh, allora devo proprio dire che difficilmente riusciremo ad andare d'accordo su tutto il resto.
Passi l'assenza delle barbe colorate e dei cappucci, ammetto anche l'esistenza di un Nano con un pezzo d'ascia conficcato in fronte - di cui in questo momento mi sfugge il nome - ma metterci degli sbarbatelli, delle teste pelate o addirittura delle tonsure da frate, per non parlare del fratello minore di Obelix, mi sembra un attimino esagerato. Senza contare che ha perso un sacco di tempo che, invece, avrebbe potuto impiegare "meglio" per caratterizzare i personaggi. Caratterizzazione di cui, praticamente, non c'è manco l'ombra.
A questo punto, mi vien da chiedermi, esattamente, cosa diavolo ci sarà negli altri due film. P.J. ha voluto fare una trilogia da un libro che si poteva rendere benissimo con un solo episodio cinematografico e, per farlo, ha dovuto necessariamente riempire i buchi. Peccato solo che il materiale scelto per tale riempimento non sia certo di prima qualità.
Quanto all'interpretazione di Martin Freeman - e non Billy Barty come dici tu, visto che tra l'altro è morto nel 2000 - riconosco la bravura dell'attore ma non posso dire che mi abbia entusiasmato il suo modo di rendere il personaggio, (esattamente come non mi entusiasma il Frodo di Elijah Wood). Ma di nuovo, i gusti sono gusti e lì c'è poco da fare.

Sapevo benissimo, quando hanno annunciato che l'avrebbero girato, che sarebbe stata un'impresa difficile. Il libro rimane pur sempre un libro per bambini - da qui la somiglianza degli elfi con quelli di Shakespeare e che niente hanno a che vedere con quelli di ISdA o del Silmarillion - e farlo uscire dopo la trilogia del Signore degli Anelli significava, necessariamente, modificarlo in modo tale che potesse piacere anche al pubblico che non ha letto i libri ma ha visto solo i tre precedenti film.
Come spesso succede, fare un prequel a posteriori risulta spesso un vero e proprio rischio.
Mi ero quindi rassegnata a "perdere", almeno in parte, quella caratterizzazione che fa della storia un libro per bambini e non per adulti.
Mai, pero, mi sarei aspettata di vedere un tale scempio.
Se tu ed i tuoi amici l'avete trovato favoloso, e vi è piaciuto, davvero sono contenta per voi.
Se gli incassi sono scesi del 55% da quando è uscito al cinema, però, un motivo dovrà pur esserci.

Chiudo anche io - che comunque non ho alcuna intenzione di litigare, ma solo di esprimere la mia opinione al riguardo - e ricambio gli auguri di Buon Natale.
 

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Come dicevano i Romani "de gustibus...".
Ripeto, se ti è piaciuto, sono contenta per te. Io l'ho trovato quanto di meno "rispettoso", e le virgolette sono d'obbligo, nei confronti del libro potessero fare. Tanto c'hanno preso con il Signore degli Anelli, tanto hanno cannato in pieno con lo Hobbit.
Se poi tu leggendo, ad esempio, le descrizioni dei Nani che fa Tolkien non sei rimasto allibito, letteralmente, al vedere come sono stati resi nella versione cinematografica... beh, allora devo proprio dire che difficilmente riusciremo ad andare d'accordo su tutto il resto.
Passi l'assenza delle barbe colorate e dei cappucci, ammetto anche l'esistenza di un Nano con un pezzo d'ascia conficcato in fronte - di cui in questo momento mi sfugge il nome - ma metterci degli sbarbatelli, delle teste pelate o addirittura delle tonsure da frate, per non parlare del fratello minore di Obelix, mi sembra un attimino esagerato. Senza contare che ha perso un sacco di tempo che, invece, avrebbe potuto impiegare "meglio" per caratterizzare i personaggi. Caratterizzazione di cui, praticamente, non c'è manco l'ombra.
A questo punto, mi vien da chiedermi, esattamente, cosa diavolo ci sarà negli altri due film. P.J. ha voluto fare una trilogia da un libro che si poteva rendere benissimo con un solo episodio cinematografico e, per farlo, ha dovuto necessariamente riempire i buchi. Peccato solo che il materiale scelto per tale riempimento non sia certo di prima qualità.
Quanto all'interpretazione di Martin Freeman - e non Billy Barty come dici tu, visto che tra l'altro è morto nel 2000 - riconosco la bravura dell'attore ma non posso dire che mi abbia entusiasmato il suo modo di rendere il personaggio, (esattamente come non mi entusiasma il Frodo di Elijah Wood). Ma di nuovo, i gusti sono gusti e lì c'è poco da fare.

Sapevo benissimo, quando hanno annunciato che l'avrebbero girato, che sarebbe stata un'impresa difficile. Il libro rimane pur sempre un libro per bambini - da qui la somiglianza degli elfi con quelli di Shakespeare e che niente hanno a che vedere con quelli di ISdA o del Silmarillion - e farlo uscire dopo la trilogia del Signore degli Anelli significava, necessariamente, modificarlo in modo tale che potesse piacere anche al pubblico che non ha letto i libri ma ha visto solo i tre precedenti film.
Come spesso succede, fare un prequel a posteriori risulta spesso un vero e proprio rischio.
Mi ero quindi rassegnata a "perdere", almeno in parte, quella caratterizzazione che fa della storia un libro per bambini e non per adulti.
Mai, pero, mi sarei aspettata di vedere un tale scempio.
Se tu ed i tuoi amici l'avete trovato favoloso, e vi è piaciuto, davvero sono contenta per voi.
Se gli incassi sono scesi del 55% da quando è uscito al cinema, però, un motivo dovrà pur esserci.

Chiudo anche io - che comunque non ho alcuna intenzione di litigare, ma solo di esprimere la mia opinione al riguardo - e ricambio gli auguri di Buon Natale.

Continuavano i Romani "..non disputandum est."
Innanzitutto mi scuso per la gaff dell'attore di Bilbo del quale quello che ho citato è solo uno dei tre che hanno interpretato Bilbo nelle due trilogie in cui egli compare.
Comunque si, devo ammettere che la tua recensione è molto dettagliata e non mi sorprende visto che voi donne avete un'attitudine naturale a guardare l'estetica e a commentarla con un'analisi minuziosa dei dettagli (è un complimento, vorrei saperlo fare anche io ;) ).
Mi spiace solo che tu non sia riuscita a goderti a pieno questo episodio e che probabilmente non lo farai neanche con gli altri due.
Ti auguro ad ogni modo una buona visione e spero che non analizzi così anche gli uomini sennò siamo fritti >.<
 
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hahahaha... tra un pó, ci scappava il morto xD ... cmq io ho letto solo il Silmarillion che non ho capito molto bene visto che Tolkien aveva il brutto difetto che non dettagliava molto sui caratteri e sulla fisionomia dei personaggi e quindi per quel che ne só, ogniuno si poteva immaginare quell che piú gli pare ( P.J. magari i nani li vede davvero piú come Klingon hehe ).
invece, I Figli di Thurin mi é piaciuto molto come libro anche se Tolkien non lo aveva mai finito ed é stato completato dal Figlio se non ricordo male e mi é sembrato il piú dettagliato e completo rispetto a tutti gli altri libri.
Comunque a me il Film (Purtroppo non l´ho visto al Cinema ma a casa :p ) é piaciuto davvero molto, ma si distacca completamente dai precedenti tre usciti prima, sia per le emozioni trasmesse, dove secondo me nel S.D.A. i personaggi erano piú Drammatici e continuavano a ricevere ferite e soffrire, mentre nel Lo Hobbit ne escono quasi sempre puliti e profumati come ad esempio nella Tana dei Goblin dove sembrava piú una rissa da saloon che un battaglia :D ed i Costumi che non mi sono piaciuti piú di tanto (Gimli é il nano per eccellenza sia come recitazione che costume :thumbsup: ).
Ma nel contesto é davvero un´ottimo Film da vedere (forse 1 dei migliori usciti quest´anno) e lo consiglio vivamante a tutti ;)
 

DeletedUser12565

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Devo vedermi d'accordo con maclay ma nel contempo aggiungere altro. Mi spiego meglio. E' vero che ISdA (parlo del film) sia poco rassomigliante in molte cose al libro di Tolkien; è vero che quando si fa un progetto cinematografico le cose che più interessano sono come attirare il pubblico (da qui la scelta dei personaggi in base al rapporto bellezza/disponibilità) e, di conseguenza, (ma anche prima) il profitto; è anche vero che non è possibile rendere un testo letterario allo stesso modo di un'opera cinematografica e viceversa (da qui moltissimi adattamenti, tagli o prolungamenti di scene, ecc); è vero che il lavoro di Tolkien è contorto e molto più sofisticato di quanto i film finora usciti possano mostrare; ma è vero anche che, appunto, una cosa è il film e un'altra il libro, nel senso che, essendo ineguagliabili (come detto sopra), le due parti dovrebbero essere "godute" dal lettore o spettatore di turno in diversi modi.
Per essere ancor più chiaro farò un esempio con la mia stessa esperienza. Non avevo mai letto ISdA prima di vederne il film... addirittura non sapevo che fosse tratto un libro, all'inizio! E rimasi ugualmente innamorato del genere, della trama di base, ecc. E per di più, come scrissi proprio in questo forum (ma forse in un altro post), è da poco che sto leggendo (finalmente) il libro e noto non tante ma tantissime lacune del film nei suoi confronti. Questo è ovvio che mi lascia perplesso e indignato da un lato ma dall'altro sono veramente contento del film perché, sebbene io non sia esperto di arte, musica, cinema e teatro, lo trovo ugualmente molto affascinante e ben fatto.
Mi sto godendo in libro in base a quello che esso contiene, senza per forza ricordare come le cose andarono al film (anche se per conseguenza logica ciò a volte accade) e viceversa, riguardando il film dopo aver letto determinati capitoli non vado per forza ad ammonire i singoli passaggi mancanti.
Addirittura, può risultare migliore vedere il film dopo averlo letto. Tom Bombadil, ad esempio, manca completamente nel film ma un lettore de ISdA sa che il suo incontro con gli Hobbit è accaduto prima di arrivare a Brea e questo può bastargli.
Nel complesso quel film rispetta la trama (NEL COMPLESSO, ripeto, perché so benissimo quali importanti cose manchino, e tanto per fare un altro esempio, dopo Bombadil, dico semplicemente "Anduril") e per quanto riguarda il godimento... il film è ben riuscito. Se così non fosse stato, mai mi sarei avvicinato al LIBRO perché, come detto, non lo avevo ancora letto prima di vedere il film.
Tornando più specificatamente al post, non ho letto Lo Hobbit ma ho visto il film. Si sta per ripetere, quindi, quello che mi accadde con ISdA, perché ancora non ho letto il libro. E sono sicuro che troverò in quest'ultimo tantissime lacune così come era stato tra libro e film della Trilogia.
Detto questo, non voglio dire che tutti e 4 i film prodotti rispettino DAVVERO le trame dei libri ma quanto meno la rendono al meglio di quanto si possa sperare visto come gira il mondo attuale (incentrato sul profitto).
Chissà che in futuro si faranno nuove versioni dei libri rispettando la trama molto più dei 4 film prodotti.
In attesa... buon divertimento con ciò che abbiamo e presto avremo!

(E auguri di buon anno a tutti, anche se in posticipo.)
 
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Devo vedermi d'accordo con maclay ma nel contempo aggiungere altro. Mi spiego meglio. E' vero che ISdA (parlo del film) sia poco rassomigliante in molte cose al libro di Tolkien; è vero che quando si fa un progetto cinematografico le cose che più interessano sono come attirare il pubblico (da qui la scelta dei personaggi in base al rapporto bellezza/disponibilità) e, di conseguenza, (ma anche prima) il profitto; è anche vero che non è possibile rendere un testo letterario allo stesso modo di un'opera cinematografica e viceversa (da qui moltissimi adattamenti, tagli o prolungamenti di scene, ecc); è vero che il lavoro di Tolkien è contorto e molto più sofisticato di quanto i film finora usciti possano mostrare; ma è vero anche che, appunto, una cosa è il film e un'altra il libro, nel senso che, essendo ineguagliabili (come detto sopra), le due parti dovrebbero essere "godute" dal lettore o spettatore di turno in diversi modi.
Per essere ancor più chiaro farò un esempio con la mia stessa esperienza. Non avevo mai letto ISdA prima di vederne il film... addirittura non sapevo che fosse tratto un libro, all'inizio! E rimasi ugualmente innamorato del genere, della trama di base, ecc. E per di più, come scrissi proprio in questo forum (ma forse in un altro post), è da poco che sto leggendo (finalmente) il libro e noto non tante ma tantissime lacune del film nei suoi confronti. Questo è ovvio che mi lascia perplesso e indignato da un lato ma dall'altro sono veramente contento del film perché, sebbene io non sia esperto di arte, musica, cinema e teatro, lo trovo ugualmente molto affascinante e ben fatto.
Mi sto godendo in libro in base a quello che esso contiene, senza per forza ricordare come le cose andarono al film (anche se per conseguenza logica ciò a volte accade) e viceversa, riguardando il film dopo aver letto determinati capitoli non vado per forza ad ammonire i singoli passaggi mancanti.
Addirittura, può risultare migliore vedere il film dopo averlo letto. Tom Bombadil, ad esempio, manca completamente nel film ma un lettore de ISdA sa che il suo incontro con gli Hobbit è accaduto prima di arrivare a Brea e questo può bastargli.
Nel complesso quel film rispetta la trama (NEL COMPLESSO, ripeto, perché so benissimo quali importanti cose manchino, e tanto per fare un altro esempio, dopo Bombadil, dico semplicemente "Anduril") e per quanto riguarda il godimento... il film è ben riuscito. Se così non fosse stato, mai mi sarei avvicinato al LIBRO perché, come detto, non lo avevo ancora letto prima di vedere il film.
Tornando più specificatamente al post, non ho letto Lo Hobbit ma ho visto il film. Si sta per ripetere, quindi, quello che mi accadde con ISdA, perché ancora non ho letto il libro. E sono sicuro che troverò in quest'ultimo tantissime lacune così come era stato tra libro e film della Trilogia.
Detto questo, non voglio dire che tutti e 4 i film prodotti rispettino DAVVERO le trame dei libri ma quanto meno la rendono al meglio di quanto si possa sperare visto come gira il mondo attuale (incentrato sul profitto).
Chissà che in futuro si faranno nuove versioni dei libri rispettando la trama molto più dei 4 film prodotti.
In attesa... buon divertimento con ciò che abbiamo e presto avremo!

(E auguri di buon anno a tutti, anche se in posticipo.)

E questo è esattamente ciò che intendevo. Non esisterebbero più i libri se i film potessero colmarli in tutto ed in tutto, senza contare che è molto più rapido e comodo vedere un film che leggere un libro. (e sottolineo che io adoro i libri).
 

DeletedUser12565

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E questo è esattamente ciò che intendevo. Non esisterebbero più i libri se i film potessero colmarli in tutto ed in tutto, senza contare che è molto più rapido e comodo vedere un film che leggere un libro. (e sottolineo che io adoro i libri).

Appunto. Io adoro i libri ma mi piace anche guardare bei film. E tanto ISdA come libro che come film mi piacciono, ognuno a modo proprio, così come mi è piaciuto il film de Lo Hobbit.
Poi beh, sono gusti davvero!
 
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