Come dicevano i Romani "de gustibus...".
Ripeto, se ti è piaciuto, sono contenta per te. Io l'ho trovato quanto di meno "rispettoso", e le virgolette sono d'obbligo, nei confronti del libro potessero fare. Tanto c'hanno preso con il Signore degli Anelli, tanto hanno cannato in pieno con lo Hobbit.
Se poi tu leggendo, ad esempio, le descrizioni dei Nani che fa Tolkien non sei rimasto allibito, letteralmente, al vedere come sono stati resi nella versione cinematografica... beh, allora devo proprio dire che difficilmente riusciremo ad andare d'accordo su tutto il resto.
Passi l'assenza delle barbe colorate e dei cappucci, ammetto anche l'esistenza di un Nano con un pezzo d'ascia conficcato in fronte - di cui in questo momento mi sfugge il nome - ma metterci degli sbarbatelli, delle teste pelate o addirittura delle tonsure da frate, per non parlare del fratello minore di Obelix, mi sembra un attimino esagerato. Senza contare che ha perso un sacco di tempo che, invece, avrebbe potuto impiegare "meglio" per caratterizzare i personaggi. Caratterizzazione di cui, praticamente, non c'è manco l'ombra.
A questo punto, mi vien da chiedermi, esattamente, cosa diavolo ci sarà negli altri due film. P.J. ha voluto fare una trilogia da un libro che si poteva rendere benissimo con un solo episodio cinematografico e, per farlo, ha dovuto necessariamente riempire i buchi. Peccato solo che il materiale scelto per tale riempimento non sia certo di prima qualità.
Quanto all'interpretazione di Martin Freeman - e non Billy Barty come dici tu, visto che tra l'altro è morto nel 2000 - riconosco la bravura dell'attore ma non posso dire che mi abbia entusiasmato il suo modo di rendere il personaggio, (esattamente come non mi entusiasma il Frodo di Elijah Wood). Ma di nuovo, i gusti sono gusti e lì c'è poco da fare.
Sapevo benissimo, quando hanno annunciato che l'avrebbero girato, che sarebbe stata un'impresa difficile. Il libro rimane pur sempre un libro per bambini - da qui la somiglianza degli elfi con quelli di Shakespeare e che niente hanno a che vedere con quelli di ISdA o del Silmarillion - e farlo uscire dopo la trilogia del Signore degli Anelli significava, necessariamente, modificarlo in modo tale che potesse piacere anche al pubblico che non ha letto i libri ma ha visto solo i tre precedenti film.
Come spesso succede, fare un prequel a posteriori risulta spesso un vero e proprio rischio.
Mi ero quindi rassegnata a "perdere", almeno in parte, quella caratterizzazione che fa della storia un libro per bambini e non per adulti.
Mai, pero, mi sarei aspettata di vedere un tale scempio.
Se tu ed i tuoi amici l'avete trovato favoloso, e vi è piaciuto, davvero sono contenta per voi.
Se gli incassi sono scesi del 55% da quando è uscito al cinema, però, un motivo dovrà pur esserci.
Chiudo anche io - che comunque non ho alcuna intenzione di litigare, ma solo di esprimere la mia opinione al riguardo - e ricambio gli auguri di Buon Natale.