Otto Grunf

Otto Grunf

Bracciante
Strano, eppure era pieno giorno e mi trovavo con altre persone in un luogo pubblico…
La fila scorreva lenta, ma il sudore scendeva nonostante fosse novembre e fuori facesse fresco, com’era logico in quella stagione…
L’edificio, seppur luminoso, a me pareva tetro e opprimente come una torre stregata… e i quadri e le piante si deformavano sino a sembrare orrendi strumenti di tortura…
Per passare il tempo si parla del più e del meno, e tra le parole in libertà, ad un certo punto, sento chiaramente un nome a me famigliare: “Jack ‘o Lantern”.
Penso: “ma guarda, un altro player di FOE come me… anche lui qui, poveretto, chi l’avrebbe mai detto…”
Ed ecco che una voce metallica squarcia il brusio: “Tocca a Lei”.
Lui mi aspettava, fermo, implacabile, con un ghigno satanico, sapete, di quei ghigni che ti ricordano un profondo senso di godimento perverso alla Gengis Khan... una profonda inquietudine mi colse, ed un brivido mi scese per la schiena mentre mi avvicinavo alla postazione del funzionario di Equitalia…
 
In cima