Riflessione sul cheating

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LiliathDragon

Bracciante
Tempo addietro, durante uno streaming, il giocatore usò una via per facilitarsi il combattimento.
Riconobbe che non era stato onesto con se stesso e mise questo testo, che vi riporto:

You cheated not only the game but yourself.
You didn't grow, you didn't improve.
You took a shortcut and gained nothing.
You experienced a hollow victory.
Nothing was risked and nothing was gained.

It's sad that you don't know the difference.


Traduzione:
Non hai barato solo nel gioco, ma hai barato te stesso.
Non hai avuto una crescita, non sei migliorato.
Hai preso una scorciatoia e ottenuto nulla.
Hai sperimentato una vittoria vuota.
Niente è stato rischiato e niente hai ottenuto.
È triste che tu non conosca la differenza.


Si parla molto, leggo, di autoclick e di programmini per facilitare il gioco. E allora la domanda è: ma che divertimento c'è, esattamente?
Ricordo che quando giocavo a un certo famoso mmorpg, gli addon li evitavo come la peste. Perché non c'era sfida, con quelli installati.

Non c'è sfida a cercare di essere migliori con programmi che lo fanno per te. Non sei migliore, non c'è nulla di cui vantarsi. Non c'è crescita che compi, perché non impari nulla. Non impari dagli errori, non impari da chi riesce con le proprie forze a prevaricare.

Volevo condividere con voi questa citazione con la speranza che, se ci stanno utilizzatori nascosti di programmini o gente che conosce qualcuno che li usa, li porti a riflettere.

Se poi non gliene frega niente, alzo le mani: dopotutto è libera scelta rimanere limitati delle proprie capacità e incapaci di usare il proprio ingegno per spiccare.

My 2 cents (non richiesti. Ma mi andava di condividere)
 
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