secondo me vi fate dei viaggi assurdi, da semplice giocatore e da wargamer e appassionato di storia militare vi dico che:
1) le unità che vedete in gioco "ovviamente" simulano grandi squadroni di unità (reggimenti, legioni ecc)
2) le cavallerie pesanti sono state devastanti storicamente solo contro le truppe indisciplinate. Finchè l'impero romano non ha dovuto ripiegare su truppe barbariche, la cavalleria non ha avuto speranza contro una truppa a ranghi serrati, semplicemente il cavallo non carica un muro di persone, nemmeno se è pesantemente corazzato... non è nella sua natura.
3) i danni che si vedono rappresentare indicano semplicemente il danno medio che un gruppo di truppe seimili farebbe as un altro gruppo...
il lancia-macigni è devastante contro un muro (fermo e grande) ma contro una truppa a ranghi larghi il danno è minore (la pietra enorme colpirà solo pochi soldati in ordine sparso, come le artiglierie dell'era Napoleonica facevano contro le linee di fanteria, mentre quando i fucilieri erano in quadrato serrato erano devastanti).
quindi è inutile cercare di dare logiche da GdR ad un gioco strategico, simil-storico come questo, dove qualcuno con truppe di un'era successiva (quindi 400-500 anni se non 1000 o più) va a scontrarsi contro truppe arretrate.
Storicamente ci sono stati esempi lampanti che hanno dimostrato che una tecnologia superiore vinceva quasi sempre alla lunga, anche se battaglie particolari hanno detto il contrario.
Gli Hittiti con la scoperta dei manufatti e delle armi in ferro hanno conquistato un impero immenso perchè le loro armi distuggevano letteralemente le migliori armi in bronzo dei nemici, gli spagnoli con corazza armi d'acciaio e archibugi hanno avuto vita facile contro gli aztechi seminudi ed armati di legni con scaglie di ossidiana... quindi anche con tutto il realismo del mondo non si può definirlo in un giochino semplificato come questo.
In diverse battaglie le truppe Africane (armate a malapena di Lance e scudi) hanno affrontato truppe Europee armate di fucili e mitragliatrici e con il solo numero le hanno massacrate... ma sono casi più unici che rari.
Quindi godetevi il giochino per quello che è
Gentilissimo Roblan di silv,
il tuo intervento mi fa molto piacere perchè questa discussione nasce proprio dalla volontà di un confronto e non per imporre le proprie idee. E' ovvio che uno storico storcerebbe il naso nel vedere come questo gioco riproduce (infedelmente) le grandi battaglie del passato. Ma è anche ovvio che è impossibile in un gioco GRATUITO (a pagamento per chi vuole eccellere) rappresentare in una mappa esagonale (ottima scelta strategico-tattica cmq, la mappa intendo) uno scontro tra 8 vs 8 unità.
Capisco bene che una singola unità, un cavaliere, rappresenti 20 cavalieri per esempio (come era in Medieval Total War, ad es.)
ma è cmq più simile ad una partita a scacchi con la differenza che gli esagoni di terreno e i bonus vs questa o quella unità fanno la differenza.
Detto questo, non concordo col discorso della cavalleria che si rifiuterebbe di caricare un'unità di fanteria organizzata. La natura del cavallo non la discuto, per carità.... ma non è che il cavaliere era un fesso qualsiasi che montava a cavallo, imbracciava la lancia e ci dava di speroni contro il nemico...
Io ti parlo di cavalleria pesante del periodo bretone, ho letto diverse cose al riguardo. Una bella opera sono i romanzi di Jack Whyte con le sue cronache di Camelot (per chi volesse approfondire ...
http://librolandia.wordpress.com/2012/08/25/jack-whyte-le-cronache-di-camelot/
In questi libri non si parla di Re Artù, di spade incantate, di maghi dalla lunga barba ma, in maniera molto fedele al processo storico, di come i tempi siano cambiati pian piano e di come la Britannia, da provincia romana poi abbandonata (ricordate il Vallo di Adriano? Persino Valerio Manfredi ci ha scritto un romanzo sopra...) diventa un territorio ibrido, dove si mischiano diverse culture, diverse fedi e diversi modi di combattere.
In questo proscenio l'autore spiega la necessità di cambiare modo di combattere, la forgiatura di nuove armi atte al combattimento a cavallo, la creazione di cavalli adatti ad essere cavalcati da cavalieri pesantemente protetti e armati (quindi incroci tra razze per definire lo stereotipo di cavallo ad hoc per la funzione, un processo di più di 20 anni di selezioni e incroci che avrebbe poi tirato dentro le future generazioni).
Non voglio stare qui a tediarvi.... dico solo che la formazione a "cuneo" della cavalleria pesante non l'ha inventata certo Whyte nei suoi scritti e di certo non è stata studiata per fendere truppe sparse di cavalleria leggera, piuttosto che una massa di contadinotti armati di forconi...
Circa poi l'intervento precedente sulle unità da tiro a distanza (lanciamacigni - baliste - catapulte etc.) è ovvio che non possono uccidere un'unità di colpo, proprio per il discorso che ciascuna di esse simboleggia un gruppo di unità di quel tipo.
Quindi amico critico delle armi da tiro, devi pensarla come se un'unità di catapulte fosse in realtà un gruppo di catapulte (4-5?)
che sparano tutte verso un nemico sul campo di battaglia, fai conto 100 lancieri leggeri e in un solo colpo ne ammazzano circa una quarantina. Non è male se consideri che se tu stai tra i 100 disgraziati, vedi la parabola dei macigni e naturalmente provi a scansarli!
W il confronto, il gioco cmq merita, non critichiamo a vanvera.