... per non penalizzare giocatori inesperti da espulsioni. .....
Quindi si torna sul tema bullizzare.... beh. parola forte. passo oltre per dire che qui non si tratta di espellere o meno, nè di player esperti (di strategie?), a Foe non ci vuole molto ad accumulare sufficiente esperienza, soprattutto quando si gioca in Gilde
di carattere con player assai
motivati e
motivanti.
Qua ci può stare un confronto con le GvG, giocabili e divertenti solo, per i più, all'ora di cena, in quei 5/10 minuti a cavallo del ricalcolo: giù a scudare senza un domani; ed effettivamente è il momento più adrenalinico di Foe... per il resto, chi non ha Campionari da smaltire, dove sperare in qualche obiettivo di rimessa. Rendita di tutto molto scarsa, anche in classifica. Per non dire della divisione combattenti e produttori (che non suona neppure bene).
Nei Campi di battaglia, alla effimera gloria della Gilda, interferisce il più ben nutrito interesse concreto e personale del player a fare avanzamenti, da cui si ottengono più ricchi premi che
cotillons... particolare che non deve essere appannaggio sei soliti eletti di una Gilda. Nel momento in cui lo stratega indica settore si e settore no, qualcuno sa già che non troverà il suo spazio e quando verrà il momento ripiegherà su quello che è rimasto... Quindi nei Campi l'interesse propende più verso il singolo e deve essere la Gilda (dal campionario al menestrello) a trovare per tutti lo spazio di giocare.
C'è chi obietta sul fatto che così saltano le alleanze ecc... ed è qui che
deve saltar fuori l'esperienza dei player esperti, perchè devono riconoscere di essere consapevoli di quanto accade e perchè oltre che può accadere da entrambe le parti, rimediabili se si vuole, con sapiente conduzione diplomatica, per difendere gli interessi della Gilda... poi se da lupi vi alleate con gli orsi, siamo ad un altro paio di maniche.
Tra l'altro Innogames si è già espressa e ha dato i mezzi che loro ritengono sufficienti a soddisfare le necessità di strategia, con i segnalini recentemente introdotti, manifestando anche l'intenzione di non fornire ai leader strumenti di maggior rigore.