Rubicone
Contadino
La proposta è nata sotto il segno della presunta disparità costituita dal numero di incontri (come definiti dalla guida) complessivi da superare in relazione al numero di componenti della gilda.
Chiarita quella questione incontri, i riflettori si sono spostati sotto un'altra teoria, quella delle probabilità di default del sistema, maggiore quanto più la gilda è numerosa.
Sono stati fatti appelli per l'equità e la giustizia, inserendo paragoni e similitudini anche con eventi sportivi reali.
Su questo ultimo aggancio vorrei porre un'altra visione.
Per chi si intende di atletica leggera: la linea di partenza delle corse che si corrono interamente in corsia, come i 200 e 400 metri, deve essere curva in modo tale che tutti i concorrenti possano partire alla medesima distanza dalla linea di arrivo; però si ritiene e sembra dimostrabile che le corsie interne ed esterne non favoriscono una ottimale performance per motivi dinamici e tecnici della corsa. Per questo motivo, nello 'schieramento' si tiene conto delle prestazioni personali o di qualificazione di ciascun atleta, e i migliori vengono collocati nelle corsie centrali di partenza (4 e 5) e poi a riempire le altre. Viste le valutazioni, dovrebbe essere ovvio che chi parte dalle corsie estreme si trovi con un handicap tecnico oggettivo, ma questo non viene messo in discussione. La soluzione indiscutibile: gareggiare in una pista di 200 o 400 metri rettilinei (e anche di 800), ma questa è anche improponibile.
La similitudine è facile da trasporre ai Campionati di Gilda e comprendere la tecnica di composizione delle sfide e le possibilità che qualcosa non vada per il verso sperato.
Chiarita quella questione incontri, i riflettori si sono spostati sotto un'altra teoria, quella delle probabilità di default del sistema, maggiore quanto più la gilda è numerosa.
Sono stati fatti appelli per l'equità e la giustizia, inserendo paragoni e similitudini anche con eventi sportivi reali.
Su questo ultimo aggancio vorrei porre un'altra visione.
Per chi si intende di atletica leggera: la linea di partenza delle corse che si corrono interamente in corsia, come i 200 e 400 metri, deve essere curva in modo tale che tutti i concorrenti possano partire alla medesima distanza dalla linea di arrivo; però si ritiene e sembra dimostrabile che le corsie interne ed esterne non favoriscono una ottimale performance per motivi dinamici e tecnici della corsa. Per questo motivo, nello 'schieramento' si tiene conto delle prestazioni personali o di qualificazione di ciascun atleta, e i migliori vengono collocati nelle corsie centrali di partenza (4 e 5) e poi a riempire le altre. Viste le valutazioni, dovrebbe essere ovvio che chi parte dalle corsie estreme si trovi con un handicap tecnico oggettivo, ma questo non viene messo in discussione. La soluzione indiscutibile: gareggiare in una pista di 200 o 400 metri rettilinei (e anche di 800), ma questa è anche improponibile.
La similitudine è facile da trasporre ai Campionati di Gilda e comprendere la tecnica di composizione delle sfide e le possibilità che qualcosa non vada per il verso sperato.